La pista ciclopedonale di Limone sul Garda

Lago di Garda

Vi è mai capitato di percepire quella straniante, ma allo stesso tempo meravigliosa sensazione di vedere per la prima volta un luogo pur vivendolo da tutta una vita? Comincia come un deja-vu, un prurito dietro al naso, poi cresce, fino a confondere i colori dei ricordi di sempre con la luce sfocata dei flash di immagini oniriche.

Per qualche secondo, ti senti lontano, ovattato, talvolta incredulo, ma poi il mondo smette di girare e cominci a riconoscere dapprima gli odori, poi i colori ed infine la tua pelle riconosce proprio quello stesso luogo.

l’inverno a colori

E’ così che mi sono sentita camminando per la pista ciclopedonale di Limone: in bilico tra ricordi e realtà.

Con il sole che obbligava a socchiudere gli occhi, costringendomi a fare affidamento su olfatto e udito, lasciandomi intravedere soltanto i contorni, sfumati e confusi, dei paesaggi della mia infanzia. Ed è così che ho cominciato a riconoscere quel famigliare profumo dolciastro del lago del primo pomeriggio, quando da sud soffia la Ora, quel vento che fa danzare le foglie degli ulivi in una melodia ben precisa.

I profili delle montagne, nelle soleggiate giornate invernali, si fanno limpidissimi, tanto che da Limone sembra di sfiorare la sponda opposta del Lago e la cima innevata del Monte Baldo.

Passeggiando sui due chilometri e mezzo della ciclabile, sembra di fluttuare in una tavolozza inconfondibile ed infinita di colori e, in men che non si dica, ci si dimentica della difficoltà di trovare parcheggio lungo la Gardesana, nonostante la stagione invernale senza la calca di turisti dei mesi estivi, dalla quale è sempre meglio tenersi alla larga.

E’ strano camminare lenti e sospesi a pochi metri dalle gallerie che ho sempre percorso con la fregola di arrivare “da qualche parte”, altrove. Ed è meraviglioso fermarsi esattamente lungo quelle gallerie e vederle trasformarsi da un mezzo per andare ad un’attrazione per restare.

Consiglio: la ciclabile di Limone è davvero spettacolare, ma non in estate: ci sono davvero troppe auto sulla Gardesana e il rischio sarebbe quello di respirare i gas di scarico del traffico invece di godersi il Lago da un altro punto di vista. Inoltre, nonostante si tratti di una pista ciclopedonale, meglio prediligere una passeggiata tranquilla piuttosto che vivere una delle piste più belle d’Europa pedalando a tutta velocità invitando i pedoni a spostarsi…

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